"Ultimata la preparazione del sacco, esco per le vie della città per dar aria alla mia eccitazione. Quasi automaticamente salgo al Monte dei Cappuccini. Sento il richiamo del vento lontano che rende più trasparente il tramonto. Sopra il Gran Paradiso due nuvolette riflettono l'ultimo sole. Sotto di me la città sta accendendo le prime luci... Sono un prigioniero che ha ritrovato la sua libertà"
(Giusto Gervasutti)

Sfida alla gravità. il Teatro della Caduta

Il Festival Torino e le Alpi 2015 in città, 4 curatori per le sezioni letteratura, arti sceniche, arti figurative e cinema, un calendario ricco di eventi, iniziative, curiosità. Conosciamo meglio il Teatro della Caduta e gli spettacoli dal vivo.

Il Teatro della Caduta è nato a Torino nel 2003 in un vecchio negozio trasformato in una piccola sala per spettacoli originali basati sull’innovazione. Fondata da Massimo Betti Merlin e Lorena Senestro, la compagnia ha realizzato numerose produzioni che privilegiano la centralità dell’attore e spaziano dalla nuova drammaturgia all’arte di strada, dai progetti musicali agli spettacoli comici. Ne fanno parte, oltre ai fondatori, Marco Bianchini, Francesco Giorda e Elisa Bottero. Il modello organizzativo del Teatro della Caduta – basato sull’ingresso gratuito agli spettacoli e le offerte a cappello – è parte integrante del progetto artistico della compagnia. Nel 2014 ha ricevuto il Premio nazionale Titivillus-Kilowatt per la direzione artistica. È oggetto di attenzione da parte di università, convegni nazionali e corsi di organizzazione culturale. Pensato per offrire la possibilità agli artisti di fare esperienza sul palco con insolita frequenza e di fronte a un pubblico non di soli addetti ai lavori, sono numerosi e giovani gli attori che si sono formati in questi anni sul palcoscenico della “Caduta”.

In tema di montagna il concetto di “caduta” non è certamente edificante ma, d’altronde, nemmeno tra gli attori di strada la perdita dell’equilibrio è auspicabile. Potremmo scherzosamente affermare, quindi, che il coinvolgimento del Teatro della Caduta nella direzione artistica del Festival Torino e le Alpi ha la funzione di esorcizzare ciò che alpinisti, escursionisti, giocolieri e saltimbanchi temono di più. In realtà, la compagnia teatrale più innovativa di Torino è stata incaricata di portare alla manifestazione una ventata di originalità come è da sua tradizione. Abbiamo chiesto a Elisa Bottero, anima e corpo del Teatro della Caduta, di raccontarci la sezione che la sua organizzazione ha curato per Torino e le Alpi.

Qual è stato il punto di partenza con cui avete approcciato il tema “montagna”?

«La nostra compagnia porta avanti uno sguardo sul teatro che cerca di combinare la tradizione con l’innovazione. Ci ispiriamo alle atmosfere del cabaret di inizio secolo a cui uniamo le prospettive dell’arte di strada più alternativa. Allo stesso modo ci siamo avvicinati alla montagna che non è certamente l’argomento su cui ci sentivamo più forti».

Come lo avete declinato?

«La montagna è un universo ricco di folclore e leggenda che, contemporaneamente, sta cercando di uscire dai confini in cui questo patrimonio ne ha circoscritto l’immaginario. L’elemento in comune tra gli appassionati delle terre alte e gli artisti di strada è certamente la forza di gravità, o meglio, la necessità di sfidarla, di resistervi. Il nostro obiettivo è di coinvolgere il pubblico con musica, performance e passeggiate alla scoperta delle arti e della cultura materiale delle Alpi».

Concretamente, quali sono le vostre proposte?

«Innanzitutto il concerto degli Orage, un gruppo musicale valdostano che propone un repertorio contemporaneo, ma di rielaborazione della tradizione alpina. Inoltre ci sarà uno spettacolo in stile “Caduta”, accompagnato dalla musica occitana dei Mammut nei boschi ai piedi del Monte dei Cappuccini il cui tema sarà la salita e la discesa. Infine, nel Parco di Superga verranno organizzate due escursioni tematiche: la prima alla scoperta delle erbe selvatiche commestibili e la seconda dedicata ai bambini e a tutti i giochi che si possono costruire con gli oggetti naturali reperibili in un bosco».

Gli appuntamenti del Festival Torino e le Alpi

Si attacca venerdì 10 luglio alle ore 21.30 nel piazzale del Monte dei Cappuccini con Il rock delle montagne. Concerto degli Orage, un gruppo folk rock di sei elementi, a cavallo tra musica tradizionale e rock, con l’influenza dei grandi cantautori italiani ed europei. Una forte base ritmica miscelata a melodie tradizionali e a liriche intense: un concerto pop rock che affonda le proprie radici da un lato nella storia della canzone d’autore italiana e francese e dall’altro nella musica tradizionale delle Alpi occidentali.

Sabato 11 luglio alle ore 17.00 partono dal piazzale della Basilica di Superga le due escursioni condotte dalle Guide naturalistiche di Bric Tour (prenotazione obbligatoria). Il workshop Andar per Erbe è una passeggiata nei boschi della collina di Superga, godendo della vista dell’arco alpino piemontese e valdostano, che permetterà di scoprire e raccogliere erbe spontanee commestibili, come l’ortica o l’erba piattello, delle quali verranno illustrati gli usi benefici e gli utilizzi in cucina con ricette originali e inconsuete. Bastoni magici… laboratorio creativo ronzini al galoppo consiste in una passeggiata e laboratorio creativo per bambini dai 6 ai 12 anni per realizzare buffi e simpatici ronzini galoppanti, utilizzando materiale di riciclo, spago e materiale naturale raccolto durante la passeggiata. Alle ore 21.30, presso il Museo Nazionale della Montagna, la Compagnia Sanpapié si esibirà in En haut en bas, performance di teatro-danza, poesia, danza aerea e musica da vivo per raccontare il compromesso tra ciò che la natura impone e quello che l’uomo pretende; quando il limite fisico e tangibile diviene inaffrontabile per un individuo solo, allora il gruppo può essere la risposta, la strada per la sopravvivenza. In un viaggio tra corpi danzanti, superfici capovolte e parole poetiche, il pubblico attraverserà l’evocazione di un cammino ad alta quota fino al punto di non ritorno, al momento della scelta decisiva, unica, essenziale, vera.

Gran finale domenica 12 luglio, ore 17, al Monte dei Cappuccini con 9,81 La gravità della situazione, performance di circo contemporaneo ideata da Mirko Mangrevi, con i musicisti del Trio Mammut (prenotazione obbligatoria). Al Museo Nazionale della Montagna, il pubblico sarà condotto in una passeggiata composta da diverse stazioni di sosta a ciascuna delle quali corrisponderà l’esibizione di un artista accompagnato dal trio Mammut. Senza nessuna amplificazione e luce artificiale, si assisterà allo svolgersi di frammenti di spettacolo di danza, teatro e circo contemporaneo ispirati al tema della montagna a pochi  passi dal centro cittadino.

Ingresso libero a tutte le iniziative con prenotazione obbligatoria ai workshop Andar per Erbe (ISCRIVITI QUI) e  Bastoni magici… laboratorio creativo ronzini al galoppo (ISCRIVITI QUI) e alla performance di circo contemporaneo 9,81 La gravità della situazione (ISCRIVITI QUI allo spettacolo delle ore 17.00; ISCRIVITI QUI spettacolo delle ore 18.00).

Scarica il programma del Festival “Torino e le Alpi” 2015

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