La Valle Stura in Torino e le Alpi

Immagine in evidenza: "Schema morfologico della valle Stura" di Luca Bergamasco (fonte: https://it.wikipedia.org/)

L’obiettivo della collaborazione dovrà essere quello di generare un unico piano organico di valorizzazione e crescita con cui far nascere un circolo virtuoso di alleanze economiche e politiche dell’area montana.

La Valle Stura, collocata nel basso Piemonte, in Provincia di Cuneo, in seguito alla chiusura imposta delle comunità montane, ha deciso di dare continuità alla collaborazione territoriale dando vita nel 2014 a un’Unione che comprende esattamente gli stessi comuni di prima: Aisone, Argentera, Demonte, Gaiola, Moiola, Pietraporzio, Rittana, Roccasparvera, Sambuco, Valloriate, Vignolo, Vinadio. All’uscita del Bando per la selezione degli aggregati territoriali nelle aree montane alpine, realizzato dalla Compagnia di San Paolo e dall’Associazione Dislivelli nell’ambito del Programma Torino e le Alpi, ha prontamente presentato la sua candidatura intravvedendo in questo strumento l’opportunità per poter pianificare una progettazione strategica futura di valle in questo difficile periodo di riassetto organizzativo territoriale. La candidatura è una tra le cinque accette dal Programma, che ha messo a disposizione i suoi consulenti con cui gli attori locali possono lavorare ad una sorta di piano strategico dell’area.

Abbiamo incontrato Marco Spada, presidente dell’associazione locale Amici di Demonte, tra i principali attori locali che hanno contribuito alla presentazione della candidatura: «abbiamo visto il bando e abbiamo immediatamente pensato che facesse al caso nostro». Un’occasione per un territorio dove, come in tante altre vallate alpine, nel secolo scorso si è verificato un pesante spopolamento con successiva perdita di capitale economico e sociale e che oggi cerca la strada del riscatto. «Siamo partiti tre anni fa con l’idea di capire le cause del processo di crisi economica progressivo in atto – racconta il Presidente dell’Associazione Amici di Demonte –. Abbiamo somministrato 180 questionari ad altrettante realtà imprenditoriali locali». Con l’appoggio di un pool di professori dell’Università degli Studi di Torino, Facoltà di Psicologia, e in special modo del Prof. Mauro Mander, alcuni giovani abitanti della valle in modo volontaristico hanno raccolto le opinioni delle categorie operative della Valle. Opinioni sullo stato di salute e sulle prospettive del territorio che possono servire, come si legge su un documento realizzato dall’Associazione, a “centrare nel medio periodo l’obiettivo del ripopolamento e della vitalità che per molti anni, nei secoli scorsi, ha caratterizzato questo territorio”.

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Immagine della “Pasticceria Agnello” di Demonte (fonte: www.vallesturademonte.com)

«Ci siamo immediatamente rivolti alla neonata Unione di comuni – spiega Marco Spada – che ha accettato di buon grado la presentazione della candidatura condividendone gli scopi. Ora ci aspettiamo di avere un aiuto concreto da una visione super partes che ci aiuti a individuare le priorità di sviluppo per l’area, partendo dai risultati del nostro questionario che indicavano come potenzialità alcune linee: dal patrimonio paesaggistico e ambientale, alle produzioni agricole e zootecniche di qualità, alle potenzialità turistiche. E perché no, anche alle prospettive occupazionali legate all’assistenza alle persone anziane».

L’obiettivo della collaborazione dovrà essere quello di generare un unico piano organico di valorizzazione e crescita, con il quale far nascere un circolo virtuoso di alleanze economiche e politiche dell’area montana. Un valido sostegno insomma alle attività economiche presenti e a quelle che, si spera, verranno in futuro, in grado di attrarre visitatori e clienti e, dunque, di generare sostenibilità economica e nuova occupazione.

«Stiamo lavorando alla creazione di una rete che comprenda gli amministratori locali come portatori di interesse – conclude Spada – accanto ai rappresentati delle attività produttive come commercianti, albergatori, artigiani, e ai rappresentati delle associazioni della società civile come la nostra». Tutti insieme e coadiuvati dal consulente del Programma Torino e le Alpi per un futuro sostenibile della Valle Stura. Buon lavoro.

Maurizio Dematteis

Per saperne di più: Bandi per lo sviluppo locale dei territori alpini del Programma Torino e le Alpi; Bando per lo sviluppo locale territori: l’esito delle selezioni

Immagine in evidenza: “Schema morfologico della valle Stura” di Luca Bergamasco (fonte: https://it.wikipedia.org/)
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