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Grande affluenza al primo seminario del Bando Ricerche

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Grande affluenza al primo dei quattro seminari per la divulgazione dei risultati delle ricerche sostenute nell’ambito del Bando di ricerca «Torino e le Alpi»: un resoconto di quanto è accaduto martedì 27 settembre a Torino, presso la Sala conferenze dell’Ires Piemonte.

Dopo i saluti del Direttore dell’Ires Piemonte, della Consigliera della Compagnia di San Paolo Barbara Graffino e della Direttrice del DIST Politecnico di Torino fatti pervenire attraverso la collega e moderatrice Federica Corrado, si sono susseguiti al tavolo dei relatori i ricercatori che hanno presentato le loro ricerche mirate a studiare i servizi e la vivibilità dei territori alpini:

Progetto CETRA – Cost Effective Transport in the Alps – Dario Alberto
Il distretto della Madre Terra in Val Borbera – Filippo Barbera
ReTour in Valpelline – Simone Bobbio
Servizi Intercomunali di valle SIVal – Alberto Di Gioia, Erwin Durbiano
Paesaggi Culturali della Valchiusella – Mauro Palomba
Scommettere sull’alternanza – Silvia Pilutti
Alpine CLE – Complex Landscape Environment – Daniele Regis
PLAY – Psychology Lab for Autism – Erica Salomone
Verso un community welfare della mobilità – Francesco Tarantino

In due distinti passaggi, a metà delle presentazioni dei progetti e nelle riflessioni finali, si sono sussegguiti gli interventi dei relatori invitati a commentare i lavori del bando.

Elena Di Bella, Dirigente Servizio sviluppo montano, rurale e valorizzazione produzioni tipiche della Città metropolitana di Torino, ha denunciato la forte mancanza di rappresentanza territoriale piemontese, sottolineando la crescente debolezza delle istituzioni territoriali a fronte di notevoli risorse economiche disponibili che potrebbero essere investite sui territori montani anche sui temi trattati dalle ricerche. «Oggi – ha ricordato Di Bella – per cercare delle linee di sviluppo dei territori alpini l’ente pubblico può fare da coordinatore, ma bisogna che tutti gli attori sociali facciano la loro parte, dalle fondazioni bancarie, alle associazioni, all’Università, creando una macrostrategia comune».

Gianluca Cepollaro, Direttore della Step Trento, ha fatto i complimenti per l’iniziativa del Bando ricerca del Programma “Torino e le Alpi”, capace di raccogliere studi di alta qualità, sottolineando come dalle ricerche emerga una situazione di estrema frammentarietà a più livelli, dal sociale, all’amministrativo, al culturale. I lavori, secondo Cepollaro, denunciano un’estrema difficoltà nel fare rete sui territori e una serie di resistenze, se non addirittura situazioni conflittuali, nei confronti dell’innovazione che avanza nelle valli alpine. E allora che fare? Cepollaro non ha dubbi e, forte della sua esperienza in Trentino, vede il catalizzatore per le future politiche territoriali delle montagne piemontesi nel paesaggio. Un paesaggio che è ormai percepito sempre di più come occasione di sviluppo, spazio di vita. «I tempi sono maturi – ha spiegato Cepollaro -, perché viviamo in un periodo in cui il paesaggio gode di crescente attenzione».

Massimo Crotti, ricercatore del DAD Politecnico di Torino, ha rilevato come dalle ricerche emerga una società civile molto più avanti rispetto alla visione delle istituzioni nella visione di uno sviluppo sostenibile e un superamento di una visione nostalgica della montagna che per troppi anni ha limitato le Terre Alte. E pur non avendo riscontrato dei progetti prettamente architettonici, Crotti ha sottolineato un’attenzione trasversale all’aspetto degli spazi architettonici pubblici aggreganti e finalizzati alla fornitura di servizi sul territorio.

Giuseppe Dematteis, Presidente dell’Associazione Dislivelli, ha ricordato come il Bando del Programma “Torino e le Alpi” sia servito per “stanare” piccoli gruppi di ricercatori anche esterni al mondo dell’Accademia. Ha poi sottolineato l’importanza della ricerca nell’individuazione dei bisogni strategici dei territori e la necessità di individuare delle idee guida condivise su cui far confluire le azioni di sviluppo sostenibile delle valli alpine. Infine, Dematteis ha sottolineato come dalle ricerche emerga un’attenzione crescente anche nei confronti del benessere e della vivibilità, rompendo il monopolio dello sviluppo economico e del PIL, che per troppo tempo ha tenuto le terre alte ai margini delle analisi scientifiche e delle politiche territoriali.

Appuntamento al secondo seminario:
Martedì 25 ottobre 2016
Ore 9,30 – 13,00
Stanza della Caccia, Castello del Valentino del Politecnico di Torino (viale Pier Andrea Mattioli 39, Torino)
“Pratiche di (ri)valorizzazione delle risorse alpine”

Gli incontri sono organizzati dall’Associazione Dislivelli, in collaborazione con Ires Piemonte e Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (Dist) del Politecnico e dell’Università di Torino, nell’ambito del Programma «Torino e le Alpi».

Seminari sui nuovi percorsi di sviluppo nelle aree alpine: scarica il programma completo degli incontri

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